Il Ruolo in evoluzione del Formatore nell'attuale contesto formativo
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Il Ruolo in evoluzione del Formatore nell'attuale contesto formativo

Il Ruolo in Evoluzione del Formatore nell'attuale contesto formativo

 

Negli ultimi anni, la figura del formatore ha acquisito crescente rilevanza, inquadrandosi all'interno di un discorso più ampio sulla valorizzazione dei sistemi di istruzione e formazione professionale. Questo fenomeno si inserisce nell'ambito di una discussione più ampia sull'importanza del lifelong learning, concepito come pilastro dello sviluppo socio-economico e della qualificazione dei cittadini nello spazio comunitario europeo.

 

I servizi formativi, caratterizzati da un'elevata intensità di capitale umano, attribuiscono al formatore un ruolo di centrale strategicità. Questo cambio di prospettiva ha trovato concretezza attraverso dispositivi normativi e di supporto tecnico, che hanno innescato un'evoluzione significativa nel profilo socio-anagrafico e professionale del formatore. Nella fase storica più recente, tale attenzione rinnovata ha portato a una serie di cambiamenti sostanziali nei livelli di professionalità e nell'identità soggettiva, organizzativa e sociale del formatore.

 

Il Profilo Multiforme del Formatore

 

Chi è il formatore? In termini generali, il formatore è un professionista esperto nella predisposizione, gestione, erogazione e valutazione di processi di formazione e apprendimento indirizzati a target differenziati: dai giovani agli adulti, dagli occupati a quelli a rischio di disoccupazione, fino agli inoccupati. Questa definizione, tuttavia, si sviluppa in forme e pratiche operative eterogenee, sia in relazione al contesto organizzativo sia dal punto di vista funzionale.

 

Il formatore opera in contesti organizzativi diversificati, tra cui agenzie formative pubbliche e private, aziende di vari settori produttivi, società di consulenza, associazioni del terzo settore e servizi per l'impiego. Sebbene le agenzie formative (gli enti di FP) costituiscano il nucleo elettivo e più tradizionale dell'attività formativa, il formatore ha trovato spazio anche in aziende di dimensioni rilevanti che implementano strutture formative autonome.

 

Un elemento cruciale per comprendere questa figura è il suo coinvolgimento nelle diverse fasi del processo formativo. Oltre all'erogazione del "prodotto" formativo in aula, il formatore assume una serie di funzioni specialistiche legate all'analisi dei bisogni, alla progettazione di interventi personalizzati, alla programmazione didattica, al monitoraggio e alla valutazione di processo/risultato, al coordinamento didattico, al tutoraggio e all'orientamento.

 

In sintesi, il formatore emerge come un "professionista in situazione", capace di comprendere i bisogni, progettare percorsi formativi, gestire azioni formative, valutare l'efficienza e l'efficacia della formazione, e contribuire a ricerche, sperimentazioni e implementazioni di nuovi modelli progettuali e ambienti formativi.

 

Differenziazione Funzionale e Riforma del Sistema Formativo

 

Un aspetto cruciale è la necessità di una maggiore differenziazione e specializzazione funzionale del profilo del formatore. Questa è una delle caratteristiche distintive della riforma del sistema formativo italiano. Attualmente, questo passaggio sembra ancora incompleto, sia a livello istituzionale e normativo, sia nei processi formativi effettivi, a causa di una definizione e affermazione poco chiare di alcuni profili di competenza, specialmente quelli più innovativi.

 

Accesso alla Professione e Formazione del Formatore

 

L'accesso al ruolo di formatore è tradizionalmente libero da vincoli e scarsamente regolamentato. Tuttavia, esistono alcune differenze a livello regionale, con alcune regioni che hanno introdotto forme di accreditamento del personale dei servizi formativi come strumento di selezione. Non esiste un Albo nazionale riconosciuto dei formatori, ma alcune regioni e associazioni professionali di settore hanno proposto forme di accreditamento nel mercato privato della formazione.

 

La crescente qualificazione del sistema formativo e la necessità di rispondere alle esigenze in continua evoluzione pongono la questione di una più attenta selezione dei formatori. Si evidenzia la richiesta di formatori con una preparazione complessa, che includa competenze tecniche, culturali, sociali e organizzative, insieme a una grande disponibilità umana e psicologica. La professione di formatore si configura sempre di più come un ruolo svolto su più versanti, da quello psicologico a quello delle relazioni umane, sociali, organizzative, economiche e del mercato del lavoro.

 

Per quanto riguarda la formazione iniziale del formatore, si osserva un aumento dell'incidenza dei laureati nella popolazione di riferimento, testimoniando una crescente attenzione verso i requisiti di base. Negli ultimi anni, sono stati attivati corsi di laurea specifici e master di primo e secondo livello per i formatori.

 

Il Formatore e l'Accreditamento dei Servizi

 

Il quadro normativo attuale per la professione di formatore è delineato nel Decreto del MLPS n. 166/01, che stabilisce le linee guida nazionali per l'accreditamento delle organizzazioni che intendono erogare interventi di formazione e/o orientamento con finanziamenti pubblici. Questo decreto, sebbene non abbia ancora avviato un processo organico di certificazione delle competenze dei formatori, rappresenta un riferimento essenziale per garantire la qualità dei servizi formativi.

 

Le regioni, in risposta a tale decreto, hanno elaborato modelli specifici di accreditamento, introducendo standard di qualità per le strutture formative e per le competenze necessarie ai formatori. Tali standard mirano a garantire servizi più efficienti ed efficaci. Pur non avendo ancora iniziato un processo organico di certificazione delle competenze dei formatori, il Decreto 166/01 costituirà un riferimento imprescindibile per lo sviluppo futuro della professione.

 

Tendenze e Dinamiche della Professione del Formatore

 

Diverse indagini condotte dall'ISFOL evidenziano tendenze e dinamiche che hanno interessato la figura del formatore in Italia nel corso degli ultimi decenni.

 

Fasi Storiche dello Sviluppo della Professione di Formatore

 

Anni '70: Caratterizzati da un processo espansivo nel numero dei formatori, principalmente nella componente pubblica del sistema formativo. Questo sviluppo è stato influenzato dai cambiamenti normativi e istituzionali di quegli anni.

Anni '80: Dinamiche di espansione specifica dei formatori nei settori pubblico e privato sembrano invertirsi. Il sistema privato cresce notevolmente, mentre i formatori degli enti pubblici subiscono una battuta d'arresto, probabilmente a causa di una razionalizzazione della componente pubblica e di una crisi di risorse finanziarie e di assetti istituzionali.

Seconda Metà degli Anni '90: Si verifica un ampliamento senza precedenti del numero dei formatori grazie alle risorse finanziarie introdotte nel mercato della formazione da fondi pubblici comunitari. Questo intensifica i processi di reclutamento, concentrati soprattutto nel settore privato.

Attuali Tendenze di Cambiamento della Figura del Formatore

Flessibilizzazione della Professione: La tendenza espansiva più recente sembra indicare un mutamento sostenuto della figura del formatore sulle caratteristiche socio-anagrafiche di base e professionali. La crescita numerica dei formatori è attribuibile principalmente a una maggiore flessibilità nella professione, evidenziata da un aumento continuo di contratti atipici. Attualmente, il personale con contratto a tempo indeterminato è una minoranza sostanziale, con una prevalenza di formatori maschi di età più avanzata nella componente stabile e di formatrici giovani con contratti flessibili nella componente più dinamica.

Femminilizzazione della Professione: Rispetto agli anni '70 e '80, si osserva una progressiva "femminilizzazione" della professione di formatore. Nonostante l'intensità del reclutamento nella fase più recente, l'età media dei formatori si aggira intorno ai 43 anni, con una marcata tendenza all'invecchiamento. Tuttavia, c'è una netta miglioramento complessivo del livello di istruzione di base, con una diminuzione dei titoli di studio inferiori e un aumento significativo dei laureati, specialmente tra le nuove leve di formatori.

Prospettive Future e Necessità di Risposte Istituzionali

In definitiva, la professione di formatore sta subendo una profonda trasformazione sotto l'influenza di esigenze sociali e istituzionali in evoluzione. Pur esprimendo una serie di miglioramenti e adeguamenti, la professione presenta necessità e richieste di ulteriore valorizzazione che le istituzioni dovranno affrontare.

 

In questo contesto dinamico, la figura del formatore si configura come un elemento cruciale per lo sviluppo continuo e sostenibile del settore della formazione professionale. La sua evoluzione rappresenta una risposta alle mutevoli esigenze dell'ambiente formativo contemporaneo, richiedendo un impegno costante nella regolamentazione, differenziazione e valorizzazione della professione. La sua influenza sul futuro della formazione professionale sarà determinante, richiedendo un continuo adeguamento e una risposta flessibile alle sfide emergenti.

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