La scuola oggi
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La scuola oggi

DI: Luca Aschei 20/07/2022

Oggi più che mai si deve agire profondamente sui modelli educativi, cosa che non avviene. Tutto è al palo, anzi mi sembra di rafforzi in metodo diseducativo per i nostri tempi. Siamo in un momento in cui puoi veramente sapere tutto con una semplicità immensa e quindi il ruolo della scuola deve cambiare radicalmente.

Abbiamo insegnato ai ragazzi a come immagazzinare dati nella propria mente e ora che non serve più? Perché non serve più. C’è un cloud che li immagazzina per noi. Anche nel tuo pc non c’è più bisogno di immagazzinare dati, dobbiamo tenerlo leggero affinché risponda meglio alle nostre interrogazioni. Dobbiamo tenerlo libero per farlo lavorare meglio. Il nostro cloud è tutto internet. Ora se il calcolatore è stato costruito per ragionare come noi, ma molto più velocemente e con competenze superiori come la velocità di calcolo e l’organizzazione, non vi sembra sia venuto il momento per modificare anche il nostro modo pensare e renderlo più “leggero”?

 

Cosa intendo con leggero? Intendo meno nozioni e più RAM. Termino subito la similitudine con il pc per scendere a livello umano. Un cervello più leggero è più pronto, più preparato e vedere la realtà. Se immagazzino troppo dati rimango ingolfato. Ragionerei in modo nuovo e come mia nonna diceva spesso: “ Non studiare troppo o diventi scemo”. C’è bisogno di studiare di meno nel modo che abbiamo sempre conosciuto. Aveva ragione mia nonna. Non capivo quella frase da ragazzo e pensavo che fosse un modo scherzoso per prendermi in giro perché le dicevo già da piccolo che volevo fare l’università. Invece ora ne comprendo totalmente il significato. Se studi troppo, se hai una serie di fatti nella mente e studi solo una cosa è vero, diventi scemo, rigido, stolto, con la testa dura. Scemo, bloccato dentro un range di dati che credi siano perfetti, unici e indiscutibili. Se lasci che ti insegnino così come succede da anni una serie di cose da rimandare a memoria o delle verità per la scienza assolute non hai la possibilità di crescere se non in mondo molto lento e magari rimanere bloccato nel sapere di dieci generazioni prima.

Cosa voglio dire con questo, certamente che non si deve smettere di studiare, ma farlo in un altro modo diventa necessario e stupido non provare metodo nuovi.

Dobbiamo imparare a usare la nostra RAM. Essere veloci e pronti. Allenare la mente ad approfondire a capire i perché, non solo i come e cosa.

Insomma si da ancora importanza alla data esatta degli accadimenti storici e non se ne approfondiscono le cause. Dopo che ti sei imparato a memoria tutte le date delle battaglie la tua memoria è piena e anche qualcos’altro hai pieno, ma non voglio essere volgare.

Lo studio mnemonico può servire e serve ad allenare la mente alla memoria solamente, ma che senso ha non allenare la velocità di intuizione e la velocità di discernere tra una causa ed un effetto. Velocizzare la capacità di risposta, ma non su un dato, su un ragionamento.

Quindi tutto da rifare e alla svelta, altrimenti l’uomo e l’umanità così come l’abbiamo sempre vista e stimata per i suoi momenti di crescita, per le messe in discussione delle decisioni spesso sbagliate di altri non progredirà più.

A scuola si deve imparare a ragionare non si deve dare più importanza ai dati a scapito della capacità di pensare.

Quindi più filosofia e insegnata da docenti selezionati, più antropologia insegnata coma amore, più latino, più greco ma con insegnati che amino non solo la materia ma anche i ragazzi e soprattutto abbiamo a cuore l’obiettivo che è l’evoluzione continua.

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