L’ultimo anno non è stato solo crisi: nella nautica da diporto il 44% degli operatori dichiara addirittura un aumento del fatturato, ovvero 4,8 miliardi di euro in linea con il 2019.
Diverso il panorama per il turismo nautico dove si è verificata una contrazione dovuta agli effetti della pandemia sugli spostamenti internazionali e i Clienti mancati dalla area extra UE nel Mediterraneo.
Le attività portuali e i relativi servizi segnalano una riduzione di fatturato, mentre siamo in piena crescita sia nel settore superyacht (ovvero imbarcazioni oltre 24 metri) dove si registra la costruzione di 407 unità, sia nel leasing nautico con quasi 16% in più di contratti rispetto al 2019.
Per il 2021 si stima una ripresa generale nella nautica da diporto e nel turismo nautico: il desiderio di tornare a viaggiare e il distanziamento richiesto anche in vacanza determinano la scelta di possedere una barca propria (si stima una crescita nelle vendite del 5%) o di noleggiarla (ripresa prevista a partire dal 2022).
La ripresa è accompagnata dalle tematiche legate alla sostenibilità ambientale: occorre supportare la crescita di una nuova cultura marittima e definire azioni concrete per sviluppare meccanismi efficaci di tutela e protezione delle aree marine in grado di generare un nuovo modello di business legato alla Blue Economy.
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by Sara Sacco / Content Manager
Dati di mercato e prospettive di business legate alla “Blue Economy”
Crisi e…opportunità
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