Si lavora da casa, si lavora in modo smart…intelligente…ma gli Smart Workers non sono esenti da altri rischi per la salute.
Secondo “Salute e sicurezza sul lavoro nella pandemia: nuovi rischi e prospettive di evoluzione dei modelli di gestione”, un’indagine della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro presentata al Forum Annuale della Sicurezza sul Lavoro, gli Smart Workers affrontano nuovi tipi di rischi sulla sicurezza legati all’ambiente di lavoro e allo stress psicologico.
Alcuni disturbi fisici potrebbero essere causati da postazioni dell’ambiente di lavoro potenzialmente non a norma (vedi antincendio, postazione domestica inadeguata). Inoltre, secondo una ricerca internazionale condotta da McKinsey, l’ansia da prestazione per la gestione dei tempi e dei risultati, in assenza del responsabile e/o di supporto, potrebbe avere un impatto diretto sulla salute psichica dei lavoratori, senza contare la frustrazione a seguito della disaffezione dall’azienda e della possibile marginalizzazione sociale..
Rosario De Luca, Presidente della Fondazione Studi, ribadisce che, in presenza di nuovi modelli organizzativi la formazione sulla salute e sicurezza sui posti di lavoro rimane il tema su cui continuare a investire in termini di formazione e cultura aziendale, oltre a essere ovviamente un adempimento legislativo.
Sicuramente occorre cambiare le nostre mappe mentali, utilizzare gli strumenti che la tecnologia ci offre per migliorare e progettare il modo di lavorare del futuro e passare ad un vero Smart Working cambiando le nostre abitudini.
La soluzione esiste: investire in formazione, supportare la propria squadra di lavoro in modo proattivo, coinvolgere tutti per comunicare in modo continuo e trasparente, aggiornare le procedure aziendali rendendole semplici ed efficaci.
In una parola: cambiare…velocemente.
by Sara Sacco / Content Manager
Smart Working….Home Working…Telelavoro…Lavoro da remoto.
Dal B2B/B2C al Human to Human
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