I giovani e la formazione
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Evidenziatore Corso

I giovani e la formazione

18 marzo 2022

Qualcuno da la colpa al cellulare, altri al fatto che hanno una vita facile. La colpa della svogliatezza dei giovani in Italia è invece la mancanza dì riconoscimento. Hanno capito che il sistema non funziona. Già alle scuole medie inferiori vengono tutti trattati ugualmente. Sia coloro che si  impegnano, coloro che hanno una dote naturale come gli intelligenti sono trattati ugualmente a coloro che non hanno voglia dì far nulla.

Tutti promossi, tutti sono sullo stesso piano. Certo, qualche voto differente c'è che sostanzialmente non cambia il risultato finale, ma anche qui sulle valutazioni giocano troppo le appartenenze politiche degli insegnanti e altre amenità che rendono la scuola poco formativa per i nostri giovani che così diventano svogliati, quando non sono terrorizzati da comportamenti folli degli insegnanti.



Tutti passano all’anno successivo, i belli e i brutti e qui per brutti si intendono quelli che insultano i professori, magari spaccano la porta dei bagni e non studiano nulla, saltando per lo più le lezioni.

L’intelligenza non è premiata, l’impegno nemmeno. Se sei un piccolo delinquente che non rispetti le regole non studi e non rispetti i professori sei promosso ugualmente, superi l’anno e vai avanti. Ma avanti dove? Verso cosa? 

Badate bene che siamo per la determinazione delle capacità non della capacità ad obbedire. Preferiamo l'inventiva al rispetto cieco delle regole. Le regole se sono sbagliate vanno conbattute, ma bisogna dare ai ragazzi la capacità di pensare attraverso lo studio e la meritocrazia.

Un paese in mano a chi senza titoli di studio arriva a essere osannato e che oltre a guadagnare patrimoni con stipendi da capogiro arriva addirittura a governare il paese non è più un paese che può crescere. I giovani lo hanno capito e, o se ne vanno, o sono svolgiati. Voi sareste ottimisti?



Nessuna differenza, tutti possono arrivare a posizioni di prestigio o ad essere ministri, con la felicità di coloro che predicano l’eguaglianza, ma che eguaglianza non è affatto, è mancanza di cultura e per il proprio paese è follia. L’Italia non cresce perché coloro che arrivano da famiglie ricche e blasonate hanno i posti migliori, sì perché se manteniamo le cose così è veramente come il medio evo. Puoi fare strada nella politica, avere posti pubblici, diventare amministratore di Enti che magari poi falliscono, ma vengono salvati da soldi pubblici e anche qui il merito va a farsi benedire. Essere amministratori di società create solo per mettere “a posto” qualcuno che altrimenti non saprebbe che fare non dovrebbe essere possibile, invece capita troppo spesso. I trombati non capaci e magari anche un po’ delinquenti come a scuola, possono diventare dirigenti di aziende pubbliche con stipendi da capogiro e, anche se fanno debito poi qualcuno ci penserà e L’Italia non cresce.



Nemmeno i giovani che hanno capito possono crescere, non hanno l’opportunità di emergere, tutti passano l’esam,e ma nessuno può entrare all’università. Intendo quelli bravi, non possono entrare perché nei quiz c’è la domanda trabocchetto utile agli scemi o ai raccomandati che pone il quesito improponibile per gli intelligenti. Chi ha vinto l’edizione del grande fratello 2016?

Numero chiuso all’università per preservare le carriere di quelli poco bravi che potrebbero essere scalzati da nuovi e migliori concorrenti.

Abbiamo tutti gli stessi diritti, ma bisogna introdurre anche in Italia un metodo per riconoscere il merito. Insomma basta, c’è chi è più bravo di altri e la scuola lo deve determinare, con fermezza.

La nostra società impegnata nella formazione offre corsi continuamente a chi si è sentito bravo e non riconosciuto tale dalla scuola. Diamo spazio a chi vuole crescere. La formazione professionale per gli adulti da forza e sostegno alle imprese, agli imprenditori e ai lavoratori che dalla scuola hanno avuto poco. Sono molti i centri di formazione che adottano il metodo sbagliato “scuola” e molti che invece formano davvero. 

Dopo la scuola formarsi al lavoro ti permette di dimostrare che l’intelligenza e l’impegno fanno la differenza.

Con Studio Aschei ci dedichiamo tutti i giorni a trovare le competenze e indirizzare i partecipanti ai nostri corsi a incanalare le proprie capacità nel mondo del lavoro per emergere. Incanaliamo le capacità nelle giuste direzioni e così anche se non hai avuto soddisfazioni dai percorsi scolastici tradizionali con la formazione puoi emergere.

Formazione per tutto l’arco della vita perché solo sapendo cosa puoi fare capisci dove puoi andare.


I giovani e la formazione

I giovani e la formazione

La formazione è meritocratica, la scuola no e sbaglia.