Milano 11/10/2022
La formazione e la scuola.
Insegnare, essere maestri, educatori.
Alla base di ogni lavoro ci deve essere la passione e la profonda conoscenza della propria materia.
Non basta una laurea come tutti sappiamo. Tuttavia si parte da lì, ma poi ci vuole quella capacità di saper trasmettere amore per i contenuti, amore per gli argomenti. Serve conoscenza della comunicazione in aula e oggi della comunicazione online. Senza non si è insegnanti, non si è formatori.
Serve selezione tra i docenti e tra i formatori, serve che siano pronti e attenti ai cambiamenti. Ci vogliono i migliori e i migliori si devono far crescere per mantenerli tali. Formazione continua a insegnati e formatori. Un insegnate che non studia nulla di nuovo è fuori dal tempo e dal lavoro. Serve vedere altri al lavoro, serve confrontarsi.
Se i professori sono legati a vecchi protocolli non potranno amare l’innovazione e la crescita. Se sono legati a programmi e libri a volte obsoleti e addirittura sbagliati, potranno non gestire le classi e solo quelli con grande forza e spirito riusciranno.
Serve più attenzione dal
Ministero, servono più risorse, serve al paese una classe di insegnati e formatori di qualità, meglio pagati, più sostenuti, più formati, ma non di protocolli e burocrazia ma di occasioni di eventi e di gratificazioni. Servono locali più belli, più tecnologici, al passo con i tempi. Più occasioni di scambio tra scuole, più esperienze e gioia, gioia, gioia, perché voglio ragazzi, adulti e bambini che non vedano l’ora di andare a scuola e piangano a giugno quando finisce. Voglio insegnati felici di quello che fanno e che abbiano le capacità per far crescere le future generazioni. Voglio persone giuste al mondo che non abbiamo subito ingiustizie e valutazioni sul genere, sull’abbigliamento o l’orientamento politico. Voglio dei professori e delle professoresse felici di quello che fanno e forti della loro conoscenza e che non diano segno di cedimento e mantengano una forma esemplare in ogni occasione. Voglio troppo? No è il giusto è il minimo. È la cosa più importante a cui dobbiamo pensare. Formare al meglio, insegnare il meglio e il giusto.
Per salvare l’Italia è il mondo. Si parte da qui.
La formazione e la scuola secondo Luca Aschei.